Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta architettura

Grazie e un nuovo Consiglio

Lo facciamo tutti e io sono un esperto: le liste di fine anno. Un punto che mi rincorre in realtà dalla scorsa estate è una lettera di ringraziamento a chi aveva posto un po' di fiducia in me, votandomi per il nuovo Consiglio dell'Ordine degli Architetti. Quindi grazie. E' stata una breve ed interessante esperienza fatta di brevi incontri, telefonate e poi, ancora più curioso, di nuove conoscenze: ho avuto il piacere di incontrare di persona colleghi che incrociavo virtualmente sul web o per interposte persone. E anche dopo la mia non elezione abbiamo continuato a scambiare qualche idea, con la promessa che le avrei in qualche modo organizzate e condivise. Prima di farlo vorrei spendere due parole per il Consiglio in carica, commentando i primi strumenti adottati e presentati durante la riunione di dicembre. Da iscritto mi sento rappresentato e credo che si stiano muovendo con la giusta misura tra cautela e spirito di iniziativa e reputo positive tutte le iniziative interc...

Un caso esemplare di processo di rigenerazione urbana: Amburgo

I primi giorni di quest’anno è stata inaugurata la Elbphilarmonie di Amburgo, progettata dallo studio Herzog & de Meuron, con un iter ideativo e realizzativo iniziato nel lontano 2003. L’opera ad oggi è l’icona del complesso processo di riqualificazione della città, governato tramite lo strumento delle InternationaleBauasstellungen –IBA- nato nel 1901 in forma di mostre di progetti e che dall’esperienza dell’IBA Berlin degli anni 1984-87, ed in seguito quelli di Emscherpark, Seee e Stadtumbau, è divenuto il processo di proposte e di governo di trasformazione urbana e paesaggistica a grande scala dei più importanti interventi della Germania. IBA Amburgo interessa l’intera isola di Wilsemberg –la più grande isola europea posta sopra un fiume- e un’area ad essa perimetrale comprendente gran parte dei porti dismessi, proponendo tre obiettivi centrali: costruire nella città edifici climaticamente neutrali (zero emissioni), integrazione di tutte le fasce sociali e di tutte le etnie, cr...

rosso Natale

Rosso è il colore delle feste di Natale. Si dice che lo sia diventato circa cento anni fa per motivi commerciali e che prima fosse verde, come le foreste. Nei giorni di Natale si fanno bilanci, consuntivi. E si fanno liste degli eventi che hanno influenzato l'anno che sta per volgere al termine: i dieci migliori libri, i dieci migliori dischi, i dieci video più cliccati, il personaggio dell'anno, l'architettura dell'anno. Ormai abbiamo definito l'architettura come qualcosa che sta tra noi e la natura, un qualcosa che nell'antropocene si appartengono l'una all'altra, inevitabilmente. Forse un giorno una sopravviverà comunque all'altra e forse quel giorno non arriverà mai. Certo che perché questo avvenga, perché l'architettura continui ad intessersi con le fronde della natura, il nostro impatto deve essere responsabile e sostenibile. Nel 2017 lo è stato? Quale l'evento che possiamo ricordare? Sono il solito allarmista, forse. Tuttavia l'...

Riqualificazione urbana e paesaggistica. Un progetto

Concorso di idee per la riqualificazione e sviluppo dell’area ex piani caricatori ferroviari in fregio a via Nazionale, Comune di Sonico. Progetto di concorso. Valutazione: primo classificato. L’intervento, tramite l’assoluzione delle determinazioni funzionali richieste dal bando e dalla scheda del piano attuativo, si propone di costruire un margine urbano continuo e riconoscibile quale nuovo limite del costruito del centro di Sonico.   Il lotto è definito da due strade ad alto scorrimento che si uniscono in una ampia rotatoria nel margine settentrionale, dalla differenza di quote altimetriche tra le due strade e dalla presenza della ferrovia nella parte meridionale sul lato est. Ciò che ancora di più caratterizza il lotto è la conformazione molto stretta ed allungata, cosa che suggerisce alcune potenzialità morfologiche ed alcuni limiti distributivi. Gli edifici esistenti comportano una demolizione con un probabile smaltimento di materiali in...

CONSIGLIO L'ORDINE

Gentile Collega , in occasione delle prossime elezioni per il Consiglio dell’Ordine 2017/2021, ho deciso di candidarmi per portare un mio contributo alternativo a chi si propone in continuità al Consiglio uscente. Oltre al ruolo istituzionale e statutario che l’Ordine deve garantire e perseguire, con il coinvolgimento dei colleghi iscritti, vorrei che si avviassero alcuni processi e che questi fossero comunicati con chiarezza agli iscritti. Vorrei che il futuro Consiglio spendesse energie importanti per fornire servizi diretti agli iscritti e che svolgesse, con ogni mezzo oggi a disposizione, azioni di promozione e di visibilità della nostra autorevolezza e specificità professionale. Vorrei strumenti semplici , gratuiti o calmierati, a disposizione di tutti gli iscritti, per chi è giovane, per chi sta superando un momento di difficoltà, per chi gli è capitato un incarico complicato, per chi vorrebbe iscriversi. Vorrei una maggiore attenzione all’intero territorio provinciale...

Le cose comuni nel duro lavoro

Affrontare gli studi di architettura alla fine degli anni Ottanta voleva dire imbattersi in un tomo di 992 pagine più bibliografie e indici, intitolato Storia dell'architettura moderna , edito da Laterza, scritto nel 1960, corretta e aggiornata nel 1987. Corrisponde al manuale di Diritto romano di chi si laurea in Giurisprudenza o a quello di Anatomia per Medicina. L'autore si chiamava Leonardo Benevolo il quale è stato architetto professionista -soprattutto urbanista- e docente universitario, nonché autore di numerosi testi che hanno contribuito ad indagare e cercare un ordine sistematico della nostra intricata disciplina. Un grande lavoro critico e storiografico che ha reso trasmissibili e confrontabili i movimenti e le poetiche degli autori che dalla modernità sono sfociati nel Movimento Moderno e nelle esperienze che nel secondo dopoguerra si stavano compiendo. Un'opera intellettuale peculiare per la determinazione con cui tenne legata la pratica architettonica ai mov...

Quintupla elica

Una esperienza che abbiamo in corso è la collaborazione tra il gruppo di ricerca Architettura Musei Reti -di cui faccio parte- dell'Università degli Studi di Parma, la Gas Plus Italiana SpA e il Comune di Fornovo. Il progetto sviluppato è il rilancio di un sito a forte interesse paesaggistico, caratterizzato dall'attività estrattiva recentemente sospesa. Presenteremo i contenuti del progetto in un incontro pubblico. L'interesse di fondo è il concretizzarsi di un processo che ho denominato Quintupla elica , una versione aggiornata della triplice elica studiata fin dagli anni settanta del secolo scorso, con il quale si intende il perseguimento di un obiettivo pubblico nel quale concorrono e si correlano sinergicamente il settore della ricerca, l'imprenditoria privata, l'amministrazione pubblica, l'ambiente e la società civile. Questi cinque fattori devono muoversi come le pale di un'elica che tutte insieme producono l'energia per muovere una nave: l'i...

usato sicuro

Si è appena concluso Mercanteinfiera e noi Gazza Massera Architetti -essendo molto attenti all'innovazione quanto curiosi delle tracce del passato- siamo andati a visitarla nei giorni dell'allestimento. Tra gli stand cagnolini di minuscola taglia, educatissimi, con soprabitini e al guinzaglio, come se piovessero. Su un espositore di cartoline e libri d'arte vengo chiamato da pochi numeri di Casabella e con essi inizio un sordo dialogo, attorniandomi di fantasmi, ricordi di lezioni al Politecnico, aneddoti di Aurelio Cortesi, e discussioni con i colleghi, avendo come interlocutori le pagine di queste riviste in disarmo. La prima che scelgo è il numero 220, mitico quanto il recente 666 con gli interventi sul tema della composizione architettonica di Giorgio Grassi e Rafael Moneo (personalmente l'apice della direzione Dal Co). Il 220 mi sbandiera subito un comitato di redazione quasi fosse l'Olimpo, al quale credi o non credi, dentro o fuori. Una paginetta a bandiera ...

incontro carbonaro

Ancora una volta i ragazzi di CNA di Parma ( link CNA)  hanno organizzato un incontro carbonaro dalle potenzialità rivoluzionarie. Nella sede di Art Photo Gallery FOGG ( link FOGG) , che ho visitato e giudicato una perla nel torbido mare cittadino, si è tornato a parlare di innovazione, fare rete, condividere. Insomma fare impresa. Andrea e Federica hanno costruito attorno all'esperienza della Camera di Commercio di Parma in collaborazione con Google Italia ( link Camera Commercio PR)  un momento di scambio di esperienze utili a chi vive con entusiasmo e anche qualche difficoltà i rapidi cambiamenti contemporanei legati al digitale. In questa occasione, digitale non tanto nella fase produttiva quanto nella comunicazione tramite web: sito aziendale, social, blog e tutti quei portali dedicati ai settori specializzati. Aspetti trasversali che interessano i nuovi artigiani (makers, e-commerce, aziende che lavorano molto tramite web) e anche la galassia degli architetti. Nessuno ...

per la Giornata della Memoria

Per celebrare la Giornata della Memoria il nostro gruppo di ricerca Architettura Musei Reti-Architettura Paesaggio Reti ha organizzato una giornata di studi intitolato Arte e Architettura d'oggi per la Memoria, presso l'Istituto Alcide Cervi di Gattatico in provincia di Reggio Emilia. E' stato un momento di scambio tra istituzioni che quotidianamente si spendono per la ricerca culturale. Noi abbiamo proposto l'avanzamento di una ricerca inerente il tema della memoria e la costruzione di architetture che ne celebrino i valori simbolici, portando esempi realizzati nel mondo, antologie teoriche, interpretazioni e ricostruzioni di modelli astratti, fino a giungere ad un caso esemplificativo sull'area che fu il campo di concentramento di Bergen Belsen. Per contro abbiamo appreso la vicenda della famiglia Cervi, culminata con lo sterminio dei sette figli nel 1943 e di un loro compagno. Una storia tuttavia molto più ampia del sacrificio antifascista che inizia con l...

brugole

Un rito sociale si sta sempre più diffondendo in molte città del mondo: terminata la settimana lavorativa si desidera entrare nell’atmosfera della natura amica e profonda delle foreste. Non potendo raggiungerla in poco tempo ci si accoda a percorrere, anziché sentieri tra le felci, dei corridoi ricavati tra corsie di arredi e casalinghi di prodotti nordici, all’interno di un prefabbricato vicino all’autostrada. Dopo una merenda svedese,  si esce con il baule pieno di oggetti che sembra che abili mani abbiano saputo cogliere da madre natura e forgiato con cura, anche se in realtà sono di plastica o laminati. Può sembrare riduttivo, ma il massificato fenomeno sociale ha nobili origini antiche radicate nell’artigianalità di una terra scandinava, che un secolo fa hanno creato i prodromi per una cultura del design, che caratterizza la produzione tanto degli oggetti quanto dell’architettura.  Le riflessioni del Movimento Moderno nelle nazioni scandinave hanno generato una ris...

Per una ecologia integrale

Una delle sensazioni che serbo con senso di piacere è l'associazione delle vacanze a libri letti o dischi ascoltati: sono come ripercorrere alcune tappe che caratterizzano il mio percorso esistenziale. Alcuni sono incredibilmente assurdi o degni di psicanalisi come il libro degli esercizi di matematica tra la seconda e la terza media, It di Stephen King in quarta superiore che mi ha immobilizzato accaldato e sudante per una settimana sul copriletto della mia camera a giugno, e potrei citarne altri tra alti e bassi. Questa estate ho letto tre libri. Uno tanto minuscolo quanto dirompente. L'ho distrutto perché lo portavo con me tra le spiagge e il portico della piccolissima casa che abbiamo affittato nel sud della Sardegna. In famiglia siamo in tanti, eravamo in una piccolissima casa, con un grandissimo giardino e grandissime spiagge, e quindi dove c'è sempre un gioco o una chiacchiera da fare, tra bagni, docce , cene, riordini, passeggiate e così via, ci si ritaglia il tem...

Appunti sul museo Quai Branly

La visita del museo, che raduna una serie di collezioni etnoantropologiche fino ad allora disperse in piccole sedi parigine, sollecita una serie di annotazioni circa le meritevoli scelte progettuali. La prima è relativa al lavoro che viene svolto in ambito morfologico, ossia alla lettura dei lotti che determinano il contesto -cortine continue che corrispondono ai singoli isolati con il vuoto dei cortili all'interno- e la scelta di lavorare per contrasto su due livelli. Il piano terreno del museo costruisce il volume urbano con il verde e ridisegna il vuoto dei cortili sotto al vero edificio. Ai piani superiori l'edificio prende il posto del vuoto sottostante mentre lo scemare della vegetazione determina un vuoto che contrasta con gli allineamenti urbani. L'individuazione tipologica è molto coerente con il tema e con una tesi da sostenere in un paese caparbiamente democratico, ossia che tra le culture che caratterizzano i continenti del globo non esistono e non sono ...