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Visualizzazione dei post da 2017

Grazie e un nuovo Consiglio

Lo facciamo tutti e io sono un esperto: le liste di fine anno. Un punto che mi rincorre in realtà dalla scorsa estate è una lettera di ringraziamento a chi aveva posto un po' di fiducia in me, votandomi per il nuovo Consiglio dell'Ordine degli Architetti. Quindi grazie. E' stata una breve ed interessante esperienza fatta di brevi incontri, telefonate e poi, ancora più curioso, di nuove conoscenze: ho avuto il piacere di incontrare di persona colleghi che incrociavo virtualmente sul web o per interposte persone. E anche dopo la mia non elezione abbiamo continuato a scambiare qualche idea, con la promessa che le avrei in qualche modo organizzate e condivise. Prima di farlo vorrei spendere due parole per il Consiglio in carica, commentando i primi strumenti adottati e presentati durante la riunione di dicembre. Da iscritto mi sento rappresentato e credo che si stiano muovendo con la giusta misura tra cautela e spirito di iniziativa e reputo positive tutte le iniziative interc

Un caso esemplare di processo di rigenerazione urbana: Amburgo

I primi giorni di quest’anno è stata inaugurata la Elbphilarmonie di Amburgo, progettata dallo studio Herzog & de Meuron, con un iter ideativo e realizzativo iniziato nel lontano 2003. L’opera ad oggi è l’icona del complesso processo di riqualificazione della città, governato tramite lo strumento delle InternationaleBauasstellungen –IBA- nato nel 1901 in forma di mostre di progetti e che dall’esperienza dell’IBA Berlin degli anni 1984-87, ed in seguito quelli di Emscherpark, Seee e Stadtumbau, è divenuto il processo di proposte e di governo di trasformazione urbana e paesaggistica a grande scala dei più importanti interventi della Germania. IBA Amburgo interessa l’intera isola di Wilsemberg –la più grande isola europea posta sopra un fiume- e un’area ad essa perimetrale comprendente gran parte dei porti dismessi, proponendo tre obiettivi centrali: costruire nella città edifici climaticamente neutrali (zero emissioni), integrazione di tutte le fasce sociali e di tutte le etnie, cr

rosso Natale

Rosso è il colore delle feste di Natale. Si dice che lo sia diventato circa cento anni fa per motivi commerciali e che prima fosse verde, come le foreste. Nei giorni di Natale si fanno bilanci, consuntivi. E si fanno liste degli eventi che hanno influenzato l'anno che sta per volgere al termine: i dieci migliori libri, i dieci migliori dischi, i dieci video più cliccati, il personaggio dell'anno, l'architettura dell'anno. Ormai abbiamo definito l'architettura come qualcosa che sta tra noi e la natura, un qualcosa che nell'antropocene si appartengono l'una all'altra, inevitabilmente. Forse un giorno una sopravviverà comunque all'altra e forse quel giorno non arriverà mai. Certo che perché questo avvenga, perché l'architettura continui ad intessersi con le fronde della natura, il nostro impatto deve essere responsabile e sostenibile. Nel 2017 lo è stato? Quale l'evento che possiamo ricordare? Sono il solito allarmista, forse. Tuttavia l'

Riqualificazione urbana e paesaggistica. Un progetto

Concorso di idee per la riqualificazione e sviluppo dell’area ex piani caricatori ferroviari in fregio a via Nazionale, Comune di Sonico. Progetto di concorso. Valutazione: primo classificato. L’intervento, tramite l’assoluzione delle determinazioni funzionali richieste dal bando e dalla scheda del piano attuativo, si propone di costruire un margine urbano continuo e riconoscibile quale nuovo limite del costruito del centro di Sonico.   Il lotto è definito da due strade ad alto scorrimento che si uniscono in una ampia rotatoria nel margine settentrionale, dalla differenza di quote altimetriche tra le due strade e dalla presenza della ferrovia nella parte meridionale sul lato est. Ciò che ancora di più caratterizza il lotto è la conformazione molto stretta ed allungata, cosa che suggerisce alcune potenzialità morfologiche ed alcuni limiti distributivi. Gli edifici esistenti comportano una demolizione con un probabile smaltimento di materiali inquin

CONSIGLIO L'ORDINE

Gentile Collega , in occasione delle prossime elezioni per il Consiglio dell’Ordine 2017/2021, ho deciso di candidarmi per portare un mio contributo alternativo a chi si propone in continuità al Consiglio uscente. Oltre al ruolo istituzionale e statutario che l’Ordine deve garantire e perseguire, con il coinvolgimento dei colleghi iscritti, vorrei che si avviassero alcuni processi e che questi fossero comunicati con chiarezza agli iscritti. Vorrei che il futuro Consiglio spendesse energie importanti per fornire servizi diretti agli iscritti e che svolgesse, con ogni mezzo oggi a disposizione, azioni di promozione e di visibilità della nostra autorevolezza e specificità professionale. Vorrei strumenti semplici , gratuiti o calmierati, a disposizione di tutti gli iscritti, per chi è giovane, per chi sta superando un momento di difficoltà, per chi gli è capitato un incarico complicato, per chi vorrebbe iscriversi. Vorrei una maggiore attenzione all’intero territorio provinciale

Le cose comuni nel duro lavoro

Affrontare gli studi di architettura alla fine degli anni Ottanta voleva dire imbattersi in un tomo di 992 pagine più bibliografie e indici, intitolato Storia dell'architettura moderna , edito da Laterza, scritto nel 1960, corretta e aggiornata nel 1987. Corrisponde al manuale di Diritto romano di chi si laurea in Giurisprudenza o a quello di Anatomia per Medicina. L'autore si chiamava Leonardo Benevolo il quale è stato architetto professionista -soprattutto urbanista- e docente universitario, nonché autore di numerosi testi che hanno contribuito ad indagare e cercare un ordine sistematico della nostra intricata disciplina. Un grande lavoro critico e storiografico che ha reso trasmissibili e confrontabili i movimenti e le poetiche degli autori che dalla modernità sono sfociati nel Movimento Moderno e nelle esperienze che nel secondo dopoguerra si stavano compiendo. Un'opera intellettuale peculiare per la determinazione con cui tenne legata la pratica architettonica ai mov

PAROLE SENZA TEMPO PER IL NUOVO ANNO

"Scusate ma non voglio fare l'imperatore. Non è il mio mestiere. Non voglio governare o conquistare nessuno. Mi piacerebbe aiutare tutti, se fosse possibile: gli ebrei, i gentili, i negri, i bianchi. Noi tutti vogliamo aiutarci vicendevolmente. Gli esseri umani sono fatti così. Vogliamo vivere nella reciproca felicità, non nella reciproca infelicità. Non vogliamo odiarci e disprezzarci. Al mondo c'è posto per tutti. E la buona terra è ricca e in grado di provvedere a tutti. La vita può essere libera e bella, ma noi abbiamo smarrito la strada. La cupidigia ha avvelenato l'animo degli uomini, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio, ci hanno fatto marciare verso l'infelicità e lo spargimento di sangue. Abbiamo aumentato la velocità, ma ci siamo chiusi dentro. Le macchine che danno l'abbondanza ci hanno lasciato nel bisogno. La nostra sapienza ci ha resi cinici; l'intelligenza duri e spietati. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di m