Per celebrare la Giornata della Memoria il nostro gruppo di ricerca Architettura Musei Reti-Architettura Paesaggio Reti ha organizzato una giornata di studi intitolato Arte e Architettura d'oggi per la Memoria, presso l'Istituto Alcide Cervi di Gattatico in provincia di Reggio Emilia. E' stato un momento di scambio tra istituzioni che quotidianamente si spendono per la ricerca culturale. Noi abbiamo proposto l'avanzamento di una ricerca inerente il tema della memoria e la costruzione di architetture che ne celebrino i valori simbolici, portando esempi realizzati nel mondo, antologie teoriche, interpretazioni e ricostruzioni di modelli astratti, fino a giungere ad un caso esemplificativo sull'area che fu il campo di concentramento di Bergen Belsen.
Per contro abbiamo appreso la vicenda della famiglia Cervi, culminata con lo sterminio dei sette figli nel 1943 e di un loro compagno. Una storia tuttavia molto più ampia del sacrificio antifascista che inizia con l'illuminata volontà dei genitori di emanciparsi dalle loro condizioni di mezzadri, di rivolgere i propri interessi agli studi sufficienti ad allargare le proprie possibilità lavorative e applicare una visione imprenditoriale ad un mondo agricolo arretrato, nonostante questo li abbia messi anche in condizioni di incomprensione e di isolamento rispetto ad un contesto sociale che non avendo strumenti adeguati non riusciva a comprenderli.
Ma è proprio questo rivolgersi alla cultura quale strumento di emancipazione che, se ancora ce ne fosse bisogno e purtroppo oggi è così, è stato il centro della giornata della memoria. La possibilità di costruirsi un sapere è il contrario della spersonalizzazione e dell'annientamento che i regimi impongono ai singoli e alla società.
Resistere è dunque avere una solida conoscenza e una leggera curiosità capace di farci muovere agilmente tra le notizie e gli accadimenti e al tempo stesso di difenderci strenuamente dagli inganni.
Ma è proprio questo rivolgersi alla cultura quale strumento di emancipazione che, se ancora ce ne fosse bisogno e purtroppo oggi è così, è stato il centro della giornata della memoria. La possibilità di costruirsi un sapere è il contrario della spersonalizzazione e dell'annientamento che i regimi impongono ai singoli e alla società.
Resistere è dunque avere una solida conoscenza e una leggera curiosità capace di farci muovere agilmente tra le notizie e gli accadimenti e al tempo stesso di difenderci strenuamente dagli inganni.
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