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Grazie e un nuovo Consiglio

Lo facciamo tutti e io sono un esperto: le liste di fine anno. Un punto che mi rincorre in realtà dalla scorsa estate è una lettera di ringraziamento a chi aveva posto un po' di fiducia in me, votandomi per il nuovo Consiglio dell'Ordine degli Architetti. Quindi grazie. E' stata una breve ed interessante esperienza fatta di brevi incontri, telefonate e poi, ancora più curioso, di nuove conoscenze: ho avuto il piacere di incontrare di persona colleghi che incrociavo virtualmente sul web o per interposte persone. E anche dopo la mia non elezione abbiamo continuato a scambiare qualche idea, con la promessa che le avrei in qualche modo organizzate e condivise. Prima di farlo vorrei spendere due parole per il Consiglio in carica, commentando i primi strumenti adottati e presentati durante la riunione di dicembre. Da iscritto mi sento rappresentato e credo che si stiano muovendo con la giusta misura tra cautela e spirito di iniziativa e reputo positive tutte le iniziative interc...

Molte domande e una risposta

Così come in altri tragicamente epocali momenti della nostra recente convivenza civile, tra le numerose e spesso autorevoli opinioni, anche noi architetti non possiamo tacere le nostre intime riflessioni e pronunciarle, quanto meno quali testimonianza del dolore e dello smarrimento. Dolore di fronte a fatti drammatici per la crudeltà e per i traumi provocati alle vittime e ai loro cari. Smarrimento per due motivi. Da un lato si cerca di capire quali cause spingano dei nostri concittadini ad arrivare a tanto. Dall'altro -correlato al primo motivo- rimarcare che quanto accaduto è avvenuto nel nostro territorio, nel luogo dove abbiamo la casa, il lavoro, gli affetti. Dove vigono la legge e le istituzioni in cui crediamo, dove infrangerle e contestarle significa affrontare pene che provocano in noi terrore. Da questo sentimento fondato sul terrore del taglione nasce il termine territorio, secondo la tesi di Franco Farinelli. Ma cosa accade se i nostri confini vengono mangiati dall...