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Visualizzazione dei post con l'etichetta sostenibilità

rosso Natale

Rosso è il colore delle feste di Natale. Si dice che lo sia diventato circa cento anni fa per motivi commerciali e che prima fosse verde, come le foreste. Nei giorni di Natale si fanno bilanci, consuntivi. E si fanno liste degli eventi che hanno influenzato l'anno che sta per volgere al termine: i dieci migliori libri, i dieci migliori dischi, i dieci video più cliccati, il personaggio dell'anno, l'architettura dell'anno. Ormai abbiamo definito l'architettura come qualcosa che sta tra noi e la natura, un qualcosa che nell'antropocene si appartengono l'una all'altra, inevitabilmente. Forse un giorno una sopravviverà comunque all'altra e forse quel giorno non arriverà mai. Certo che perché questo avvenga, perché l'architettura continui ad intessersi con le fronde della natura, il nostro impatto deve essere responsabile e sostenibile. Nel 2017 lo è stato? Quale l'evento che possiamo ricordare? Sono il solito allarmista, forse. Tuttavia l'...

Quintupla elica

Una esperienza che abbiamo in corso è la collaborazione tra il gruppo di ricerca Architettura Musei Reti -di cui faccio parte- dell'Università degli Studi di Parma, la Gas Plus Italiana SpA e il Comune di Fornovo. Il progetto sviluppato è il rilancio di un sito a forte interesse paesaggistico, caratterizzato dall'attività estrattiva recentemente sospesa. Presenteremo i contenuti del progetto in un incontro pubblico. L'interesse di fondo è il concretizzarsi di un processo che ho denominato Quintupla elica , una versione aggiornata della triplice elica studiata fin dagli anni settanta del secolo scorso, con il quale si intende il perseguimento di un obiettivo pubblico nel quale concorrono e si correlano sinergicamente il settore della ricerca, l'imprenditoria privata, l'amministrazione pubblica, l'ambiente e la società civile. Questi cinque fattori devono muoversi come le pale di un'elica che tutte insieme producono l'energia per muovere una nave: l'i...

la quinta facciata

Le Corbusier diceva che è il quinto prospetto. Non è certo degno del grande maestro, anche se qualche assonanza c'è visto che si tratta di un asilo sulla copertura di un edificio, come nel caso dell'Unité, ma questo recente intervento fornisce l'abbrivio a qualche riflessione su uno dei lati nascosti dell'architettura. Anche nei nostri progetti tendiamo a trattare le coperture come un momento focale di ogni intervento, cercando di evitare a ridurre alla funzione di riparo e displuvio le falde o il piano sommitale dell'edificio. http://www.designboom.com/architecture/hibinosekkei-youji-no-shiro-ob-kindergarten-nagasaki-05-25-2015/ Recentemente il tema è stato affrontato anche in termini di sostenibilità energetica. Infatti è noto l'effetto di irraggiamento che hanno le coperture degli edifici nelle nostre città, se non adeguatamente progettate: è il cosiddetto effetto di "isole di calore", Ossia un innalzamento considerevole del calore dell...

Cronaca di progetto pt 2

Come ogni altro progetto anche questo ha preso le mosse dalle indicazioni sul luogo e da suggestioni culturali oltre che dalle richieste specifiche dei committenti. Al momento dell'incarico ricordo che le prime due erano entrambe poche: l'area di progetto non avevamo ancora potuto visitarla e per questo ci siamo basati sulle immagini di Google Earth e di una piantina catastale. Siamo riusciti ad intuire che l'area era un promontorio con una vista predominante verso sud, l'accesso da nord e un segno nel lotto che indicava una costruzione arcaica -si parlava di un rudere agricolo- curiosamente inclinato secondo l'asse eliotermico. Sapevamo anche che era una zona dove erano stati fatti dei ritrovamenti di epoca imperiale ma sul lotto, allora, non era emerso alcun vincolo archeologico. La suggestione di ritrovarsi a poca distanza dall'Appia Antica in un contesto dove erano presenti delle terme di epoca romana non poteva far tacere fantasmi e porci in dialogo con qu...

Una riflessione di ritorno da Klimahouse 2015: l'importanza di affidarsi a progettisti qualificati

L'evoluzione dell'architettura quale materia complessa ha visto nei secoli aggiungersi gli aspetti che a mano a mano le necessità dell'abitare richiedevano e il progresso tecnologico ha messo a disposizione. Alla primigenia triade vitruviana Firmitas Utilitas e Venustas, si sono poi aggiunte nel Rinascimento la Concinnitas -l'armonia estetica tra le parti che compongono un edificio - l'Economicità illuminista, fino alla novecentesca Funzionalità. Sono emerse anche esigenze normative come la salubrità e il comportamento sismico che tuttavia non possono essere annoverate quali capitoli principali ma importanti paragrafi qualitativi ai quali rispondere di volta in volta tecnicamente. L'ultimo vero aspetto che sta caratterizzando la nostra epoca è certamente la Sostenibilità per almeno due interessi: uno collettivo legato alla salvaguardia dell'ambiente, ed uno privato determinato al risparmio delle risorse ed al conseguente risparmio economico. Per la prima vo...

architettura partecipata

La nostra professione di architetti è in un momento di forte rinnovamento: segnali molto contrastanti ci spingono a riflettere su quali possibili riorganizzazioni dovremmo attuare per incrociare i nuovi riti sociali ed economici, che stanno segnando la nostra epoca. Vi è un doppio motore che traina questa rivoluzione: da un lato le nuove tecnologie e dall'altro una crisi congiunturale di lunga durata dettata in larga parte proprio dall'introduzione dei sistemi virtuali. Porto a testimonianza due eventi culturali recenti. Il primo è il testo di  Carlo Ratti, Architettura Open Source sottotitolato Verso una progettazione aperta . La tesi del testo si incontra verso le ultime pagine quando afferma: "A far nascere un progetto sarebbero le peculiarità di ciascun gruppo e il contesto in cui opera; trarrebbe grandissima forza dalla rete, con l'architetto corale a svolgere il ruolo di moderatore". carlo ratti architettura-open-source Una sola frase dotata di dif...

nuovi broletti

Una delle scorse sere ho avuto modo di verificare quale potenza sia connaturata nell'architettura. Si trattava di un incontro organizzato dai partecipanti del Workout Pasubio che, a due mesi dall'evento in cui si dibatteva in prima istanza del futuro dell'edificio della fabbrica dismessa ex-Manzini di Parma, si sono ritrovati per confrontarsi su quali eventuali iniziative produrre nei prossimi sei mesi all'interno di quegli spazi. http://www.workoutpasubio.it/ Percorrendo l'unica traccia conduttrice della sostenibilità economica delle proposte, sono emerse idee e atteggiamenti contrastanti: pragmatiche repliche di manifestazioni consolidate, luogo per mercatini, spazi pop-up di co-working, sede per sport acrobatici e via discorrendo. Tra lo sbaraglio di fare e incastrare tutto, e il freno a mano dello spauracchio di preventivi business-plan, quello che è emerso è il potere attrattivo di certi spazi. L'indifferenza verso un pez...