Anche nei nostri progetti tendiamo a trattare le coperture come un momento focale di ogni intervento, cercando di evitare a ridurre alla funzione di riparo e displuvio le falde o il piano sommitale dell'edificio.

http://www.designboom.com/architecture/hibinosekkei-youji-no-shiro-ob-kindergarten-nagasaki-05-25-2015/
Recentemente il tema è stato affrontato anche in termini di sostenibilità energetica. Infatti è noto l'effetto di irraggiamento che hanno le coperture degli edifici nelle nostre città, se non adeguatamente progettate: è il cosiddetto effetto di "isole di calore", Ossia un innalzamento considerevole del calore dell'aria nelle aree limitrofe a gruppi di edifici che hanno coperture che assorbono e rilasciano all'esterno il calore dovuto all'irraggiamento solare. I peggiori sono i lastrici trattati con guaine o finiture scure, mentre quelle che ovviano a tale fenomeno i tetti giardino, una salvaguardia al benessere delle città. Il fenomeno delle "isole di calore" è in effetti perverso in quanto tende ad innalzare la temperatura dell'aria e determinare un aumento dell'utilizzo delle macchine per l'aria condizionata, con pessime ricadute sull'utilizzo dell'energia elettrica. Al contrario le coperture verdi, oltre a calmierare la temperatura dell'aria -evitando quindi un sovraccarico di aria condizionata- intervengono anche sulla qualità dell'aria stessa.
Un quinto prospetto si diceva: sì, ma non solo per moda, una facciata...verde!
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Progetto Flaminio_Città della Scienza. Con Emilio Faroldi Associati. Concorso di progetto. Le coperture degli edifici progettate come continuum degli spazi verdi pubblici. |
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